Le Ricette di Nonna Angelina

 I marroni lessi sono uno sfizio che si porta a tavola a fine cena, insieme coi dolcetti (tozzetti e ciambelle), per prolungare il convivi e continuare a bere del buon vino. Ci vogliono delle castagne fresche o conservate come si deve. Meglio se si tratta di marroni, che sono castagne più grosse, a forma di cuore, con la polpa più dolce. Prendiamo dunque i marroni: almeno venti-trenta per quattro commensali. Si scelgono i più belli, una decina almeno, si lavano sotto l'acqua corrente e si mettono da parte. Gli altri, si "capano" e cioè gli si toglie la buccia esterna con un coltellino, lasciandoli “in camicia”. Anche questi si passano sotto l'acqua corrente e poi, tutti insieme, quelli in camicia e quelli con la buccia, si sistemano in un tegame di terracotta più largo che alto. Si coprono con l'acqua e si aromatizzano con due o tre foglie d'alloro e una manciata di fiori di finocchio selvatico. E si aggiunge un poco di sale grosso. De‘ uno bollire, coperti, a fuoco medio per quaranta minuti circa. Appena i marroni cominciano a perdere la camicia sono cotti. A questo punto si tolgono dal fuoco, si scolano ben bene e si sistemano in un vassoio di terracotta. Si possono portare a tavola caldi o freddi. Ciascun commensale si divertirà a togliere loro la camicia. I marroni con la buccia si incidono al vertice del cuore con un coltellino e si spreme in bocca la loro polpa.